sabato 13 settembre 2014

La stele di Rosetta

Una delle grandi scoperte, che hanno dato una svolta nel mondo archeologico e storico, è quella della stele di Rosetta.
Tutti la conosciamo nei libri di storia perchè legata alla nascita della scrittura ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, quando è stata scoperta e perchè è così importante.
La stele di Rosetta è una lastra di granito su cui è inciso un decreto di Tolomeo V scritto in tre lingue: geroglifico, demotico e greco.
Si tratta quindi di una sorta di traduttore in quanto conoscendo una delle tre lingue risulta facile tradurre le altre due.
Come tutte le grandi scoperte fu casuale. Durante la spedizione di Napoleone Bonaparte nel 1799 in Egitto, che mirava da un lato a far conoscere al mondo questa antica civiltà, dall'altro a frenare l'espansionismo degli inglesi, alcuni operai del forte di Rachid (Rosetta), durante i lavori di fortificazione, rinvennero questa stele in pietra e, nonostante non fossero archeologi di professione, subito si resero conto dell'importanza di questo manufatto.
Il 17 luglio 1799 venne annunciata la scoperta della stele di Rosetta nel seguente dispaccio:
"Nei lavori di fortificazione che il cittadino Dhantpoul, capo di battaglione del genio, ha realizzato al vecchio forte di Rachid, sulla sponda sinistra del Nilo, è stata rinvenuta una bella pietra di granito nero [..]. Uno dei lati della pietra presenta tre iscrizioni distinte, disposte in tre strati paralleli. La prima [..] è incisa in caratteri geroglifici. La seconda è redatta in caratteri che sembrano siriaci. La terza è scritta in greco [..]."
In realtà la seconda scrittura era demotico, una delle scritture di lingua egiziana.
La stele venne consegnata al generale Menou e venne inviata a Parigi dove ne fecero diverse copie, destinate agli studiosi di tutta Europa per poterla studiare. Nel 1801 arrivarono le forze inglesi per attaccare le armate di Napoleone. I generali inglesi conoscevano l'importanza della stele ed erano determinati ad impossessarsene; il generale Menou nascose la stele nella sua casa ad Alessandria inutilmente però, perchè il generale inglese Turner arrivò a casa sua e lo costrinse a consegnarla. Da quel momento in poi la stele di Rosetta occupa un posto d'onore nel British Museum a Londra.
La scoperta della stele ha permesso di decifrare il geroglifico, l'antica scrittura egizia che fino ad allora era rimasta un mistero, in quanto nessuno studioso, nonostante i  diversi tentativi, riuscì ad arrivare alla completa decifrazione.
Jean-Francois Champollion, nato nel 1790 e morto nel 1832, fin da bambino si era proposto di riuscire un giorno a leggere la misteriosa scrittura degli Egizi e nel 1808 ricevette una copia della stele.
Per ben 10 anni tentò la decifrazione e finalmente il 22 settembre del 1822, grazie anche alla sua conoscenza del copto, ovvero la fase finale della lingua egizia, pronunciò la famosa frase "Je tiens l'affaire!": aveva decifrato i geroglifici.
Con questa data si è anche soliti far iniziare l'egittologia, cioè la scienza che studia la civiltà egizia dal punto di vista scientifico.

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